Visualizzazioni totali

venerdì 2 ottobre 2015

Festa del patrono San Valentino 2015

 
 

San Valentino, patrono di Sadali:

Nel calendario liturgico San Valentino figura il 14 febbraio; a Sadali, da tempo immemorabile, viene festeggiato anche l’8 maggio ma soprattutto il 6 Ottobre: ragioni socio-economiche suggerirono ai nostri antenati di cambiare la data della festa, essendo Febbraio un mese invernale, risultava troppo freddo, il bestiame era magro e magra era la dispensa, già povera, dei contadini.
Il periodo più ricco era senza dubbio il primo autunno: il gra...no era raccolto, c’era stata la vendemmia, quindi frutta e ortaggi erano abbondanti e anche la carne degli animali era più pingue.
La venerazione per San Valentino probabilmente fu portata fin qui dai Romani; un antico documento della chiesa dei primi secoli, il Martirologio Geronimiano, ricorda al 14 febbraio l’anniversario della morte.
La festa del vescovo martire Valentino si riallaccia agli antichi festeggiamenti di greci, italici e romani che si tenevano il 15 febbraio in onore del dio Pane, Fauno e Lupesco; questi festeggiamenti erano legati alla purificazione dei campi e ai riti di fecondità. Divenuti troppo orridi furono proibiti da Augusto e poi soppressi da Gelasio nel 494.
La chiesa, successivamente, cristianizzò questo rito pagano della fecondità anticipandolo al giorno 14 febbraio, attribuendo al martire Ternano la capacità di proteggere i fidanzati e gli innamorati indirizzandoli al matrimonio ed all’unione allietata da figli.
Essendo appunto il protettore degli innamorati, a Sadali gli diamo il nome de "Su Santu coiadori": la tradizione dice che se si scuote per tre volte la statua piccola del Santo, “Santu Valentineddu“, si hanno buone probabilità di trovare moglie o marito; un’altra tradizione invece consisteva nel bagnare, sempre la statua piccola, nell'acqua delle gore o della cascata nei periodi di alta siccità, come buon auspicio affinché arrivasse la pioggia.


 
La Chiesa di San Valentino venne costruita in tre periodi ben distinti tra di loro:
- Il primo impianto risale ai secoli quinto e sesto d.c. (400 – 500): lo hanno rilevato gli ultimi lavori di restauro effettuati nel 1996, anno in cui, sotto l’attuale presbiterio, è stata rinvenuta una fornace romana utilizzata per la cottura di laterizi, completamente intatta nel suo interno e altrettanto deturpata all'esterno a causa delle intemperie.
Vennero rinvenuti, inoltre, alcuni scheletri umani per l'eventuale presenza di una cappella cimiteriale.
- Il secondo impianto comprendente una struttura più grande, risale alla prima metà del XIV secolo (1300), presenta forme gotiche, come si può rilevare dal grande portone ogivale e dalle arcate a sesto acuto dell’interno. All'interno la parrocchia si presenta a navata unica con sei cappelle laterali delle quali la più interessante dal punto di vista storico e architettonico è quella dell’Assunta che venne costruita per volere di Salvatore Locci a cavallo del XVII – XVIII secolo (fine 1600 - primi 1700).
- Infine negli anni 1960 fu aggiunto, sul fianco destro della facciata, il campanile alto e l’ultima cappella sul lato corrispondente. 


 
Nel 1929 il presbiterio era chiuso da balaustre e vi era situato un elegante tempietto ligneo laminato in oro, datato al 1655 che fu portato fuori nel 1980, dopo diversi ritocchi errati, e sostituito con il tempietto del 1981 offerto da artigiani locali.
Dopo qualche anno di restauro, il vecchio altare è rientrato nel 2001 – 2002.

I testi e le foto sono a cura dell'Ecomuseo di Sadali

Nessun commento:

Posta un commento