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martedì 23 luglio 2013

XX Sagra de "Is culurgionis" 2013




Prossimamente ed esattamente nei giorni 3-4 del mese di agosto qui a Sadali si terrà la XX° sagra de is culurgionis. Sono certa che la maggior parte dei miei lettori conoscono i culurgionis, ma per coloro che ancora non sanno, vorrei parlare di loro. In alcuni paesi della Barbagia di Seulo e tra questi soprattutto Sadali, i culurgionis (culurxionis o culurgiones o culingionis) non sono considerati solo un alimento, ma un dono prezioso, segno di stima, di rispetto ed amicizia. Venivano preparati per ricorrenze particolari come ringraziamento alla fine del raccolto del grano, per ricordare ed onorare i morti, il giorno della commemorazione dei defunti a Novembre, con il grasso ovino ("culurgioni de olluseu"), per festeggiare il carnevale a Febbraio, con lo strutto ("culurgioni de ollu 'e porcu"). Sa spighitta, la tipica chiusura del culurgiones, rappresenta il simbolo del grano per propiziare la nuova annata agraria a fine agosto. Secondo la tradizione venivano anche considerati amuleti che proteggevano la famiglia dai lutti.
 
Il tipico culurgiones di Sadali è una specie di raviolo con un cuore di patate, menta, aglio e formaggio pecorino fresco, ma il ripieno varia molto a seconda della zona della Sardegna. La forma oblunga a mezzaluna, dovuta alla chiusura dei bordi effettuata pizzicandoli con le dita, è una lavorazione che dona al prodotto la particolare forma di una spiga. Si può servire o in bianco spolverizzato con pecorino grattugiato oppure con la classica salsa di pomodoro.
Allora ho incuriosito qualcuno di voi? Volete assaggiare il nostro "tesoro"? Vi aspettiamo in tantissimi prossimamente il 3-4 agosto e ricordatevi che Le case del folletto sono sempre a vostra disposizione, telefonatemi o visitate il sito www.lecasedelfolletto.it  Ciaooooooooooo
 
 

martedì 16 luglio 2013

Il dono dell'accoglienza

Tanto tempo fa in occasione della festa del Santo Patrono San Valentino, l'ospitalità era molto viva e costituiva motivo di orgoglio avere a casa molti ospiti di vari paesi, ai quali, oltre al vitto e alloggio per due o tre giorni, alla partenza dell'ospite si usava offrire su corriolu, un pane di pasta dura di semola, finemente lavorata e qualche altra cosa particolare, a seconda delle disponibilità. Su corriolu era una usanza tipica delle comunità agro-pastorali, infatti essa si ritrova anche in altri villaggi. Stabiliva e rinsaldava l'obbligo all'ospitalità e all'amicizia, ma allo stesso tempo chi riceveva doveva poi rendere agli amici o parenti un egual dono in occasione delle feste dei santi patroni dei propri villaggi. Ancora oggi chi viene in visita a parenti ed amici, anche se non più in occasione delle sole feste religiose, riparte con un piccolo dono. Può essere qualsiasi cosa, anche perché ora a differenza del passato, vi è una maggiore disponibilità. Nello spirito di questa tradizione secolare, anch'io ho pensato di accompagnare i miei ospiti con qualcosa: possono essere dei dolci cucinati per loro in occasione della colazione, possono essere dei fiori o piantine del giardino........parole e affetto....o anche delle erbette tipiche della macchia spontanea del nostro Taccu come il timo, rosmarino.........o della marmellata di mele cotogne........a ciascuno il suo in base al rapporto che si instaura tra di noi. Ma per essere un po' più originale, ho pensato di accompagnare i miei ospiti nell'orto vicino alla struttura di Giuanni Ebranu, in una località chiamata Fundusei. Come precedentemente vi ho parlato l'orto si è finalmente deciso a ripagarci con i suoi frutti tutto il lavoro che gli abbiamo dedicato. Inizio a raccogliere il basilico, prezzemolo e lattuga, zucchine......



..mentre i pomodori, i cetrioli e i fagiolini iniziano a mostrarci i loro piccoli frutti.......








Allora che aspettate a venire a trovarmi nel Le case del folletto? Ricordatevi di portare il cesto di vimini, il sacchetto è out!!!! Se vi vedrò arrivare col cestino in mano sarò certa che avrete letto questo mio post!!!!!!!

venerdì 12 luglio 2013

Disegni sul centro storico




Volevo scusarmi se per un po' di tempo non mi sono fatta sentire, ma quando si dice che ......sei un po' incas....ta è proprio vero!!! Impegni personali, condizioni metereologiche "complesse" non mi hanno permesso di dedicare un po' di tempo al blog. Nei giorni scorsi vi sono stati dei violenti temporali pomeridiani che hanno avuto come conseguenza la mancanza della rete. Se una volta pensavo che fosse non proprio superflua ma quasi, ora con la mania di comunicare in tutti i sensi, quando ti manca ti rendi conto della dipendenza...........Lunedì scorso ho raggiunto il traguardo delle 3000 visualizzazioni e vi devo ringraziare. Ieri uno squillo sul telefonino finalmente dopo giorni di blackout, mi avvisava di una notifica su facebook e con sorpresa vedevo che un mio amico voleva condividere con me i suoi lavori. Ricordavo la sua passione del disegno, avevo visto qualcosa ma........non tutto!!! Roberto S. è lieto di condividere con voi i suoi ritratti su Sadali fatti qualche anno fa. Osservateli nei minimi particolari, penserete "Che pazienza!" a cogliere ogni singolo sasso, ogni singola foglia. Eppure è così! Roberto attento osservatore ha restituito al foglio ciò che i suoi occhi vedevano, con l'aggiunta di qualcosa che non tutti possiedono, l'amore per un luogo che ha reso felici tanti giorni della sua vita. Sono degli scorci di panorama, casette del centro storico, giardini........buona visione..........
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

mercoledì 3 luglio 2013

Sa corda manna IV° edizione

 
 


A Sadali l' 11 agosto prossimo nel parco adiacente al Comune si terrà la IVa edizione de "Sa corda manna" Si cercherà di battere il record già raggiunto lo scorso anno: ben 78 metri di lunghezza. Il comitato spontaneo guidato da Paolo Mura, infatti nell'edizione passata ha visto al lavoro 8 persone per 8 ore circa per un totale di 70 ore. La corda veniva preparata in occasione della festa di San Valentino patrono del paese. Naturalmente non aveva una lunghezza simile ma era ed è una prelibatezza della cucina contadina. Il sapore migliore lo acquisisce con una cottura lenta per circa 3 ore ed esclusivamente con legno di leccio che gli conferisce un sapore unico. Che dire oltre.......è un prodotto genuino, proveniente da pecore allevate in pascoli incontaminati e ricchi di erbe aromatiche come ad esempio il timo. A Sadali si ama mangiare in modo genuino ed è per questo che anche quest'anno il comitato invita tutti alla degustazione. Vogliamo condividere con voi il piacere della tavola e della compagnia anch'essa genuina.

 
 
 
 
Vi aspettiamo ..........tutti a tavola e ....buona corda a tutti!!!!