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giovedì 11 febbraio 2016

Tempo di insaccati


Gennaio e febbraio sono i mesi in cui tutte le attività all'esterno vanno a rilento, anzi quasi assenti.
Tutto è a riposo anche se devo dire che quest'anno i cambiamenti climatici si sono sentiti e ci hanno fatto impensierire. Ma lasciando da parte queste preoccupazioni, voglio parlarvi dell'attività casalinga a cui mi sono dedicata: quella degli insaccati.
Prosciutti, pancette, guanciali, salsicce e lardo giusto per indicarvi qualcosa.
Amo prepararli ma soprattutto mangiarli!!!!
Sono ormai anni che mi cimento in quest'arte, anche se ho imparato un po con incoscienza. Infatti il mio macellaio di fiducia vende la migliore carne certificata. Avere carne di qualità è la premessa di un buon risultato.


Seguendo le sue spiegazioni e cercando di visualizzare i vari passaggi si arriva al seguente risultato.
In base al peso del pezzo di carne,  si mette sotto sale (medio) e si aggiunge l'erba cipollina selvatica. Qui a Sadali viene chiamata "anzangioni" e cresce in prossimità dei muretti a secco. E' molto aromatica, ricorda un misto di aglio e cipolla.
Passato il tempo del sale, si lava con l'aceto, si asciuga, si rimette l'anzangioni e si cosparge di pepe nero macinato.

Si appende e si lascia asciugare ognuno per i suoi tempi. La pancetta e la mustela circa due mesi, il guanciale 10-11 mesi, il prosciutto se disossato circa 8-9 mesi, quello con osso anche un anno e mezzo.

 
Che dire.....da fare e mangiare fino all'ultimo pezzetto.

mercoledì 3 febbraio 2016

Lettera d'amore dal passato

 
Come avrete certamente capito dai numerosi post che si sono susseguiti in questi anni, l'affittacamere delle case del folletto in via carradori 1 era prima una casa. Una semplice casa abitata da una famiglia il cui "padrone" si chiamava Giuanni Ebranu (Giovanni Deplano), aveva tre figlie Noemi, Wanda e Maria la cui mamma si chiamava Raimonda detta Mundicca. Dopo i lavori di restauro dello stabile ho avuto la necessità di dare un nome alle camere e certamente ho pensato di ridare gli antichi nomi aggiungendo gli altri che mancavano: Clelia, Laura ed Elena. Avrete notato che sono tutti nomi di donne, perché a parer mio sono le donne il perno della casa. Fra le varie vecchie cose che sono rimaste dalla famiglia andata via, ho trovato una lettera datata 1952, è una lettera di dichiarazione d'amore di un giovane ragazzo per la figlia di Giuanni la più giovane della casa cioè Wanda maestra di scuola elementare.
 
 
Ho pensato che fosse carino appenderla nella camera a lei dedicata, ed ora è li tra bigliettini ricordo di cresime e comunioni e  foto dell'amata.
 
 
La lettera raccoglie le parole e le speranze di questo giovane per Wanda affinché lei  rifletta e trovi nel suo cuore la giusta risposta.
 
                                                                                           Sabato 9-2-52
Wanda,
            alla saggezza sostituisco l'ardire e ti confesso sinceramente  ciò che il mio cuore sente. Perché indugiare ancora? E' forse un delitto dirti che t'amo? Non credo e anche se lo fosse nulla potrei farci perché in simili casi prevale il sentimento sulle altre facoltà. Dopo che ti sei consultata con te stessa, se credi opportuno, fai altrettanto con i tuoi genitori affinché anche loro ti siano di valido aiuto in questa tua grande decisione.
           Non ti dico altro: pensaci e dammi una risposta.
                                                                                       Salutoni Antonio Sulis
 
Ho trovato questa lettera veramente romantica, scritta con profondo amore e la voglio condividere con voi non sapendo però come siano poi andate le cose.
Ora Wanda è morta ma nella camera a lei dedicata rimane ancora la sua memoria.