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mercoledì 30 novembre 2016

Casa Podda: finalmente l'inaugurazione!



Nello scorso ottobre si è svolta finalmente l'inaugurazione dello stabile storico denominato Casa Podda.


Dico finalmente perché sono passate amministrazioni diverse ed anni da quando gli eredi della signorina Bruna Podda hanno deciso di donare lo stabile per la realizzazione del museo della famiglia e dei locali annessi.



Ora dopo tanti anni e tanti soldi occorsi alla sua sistemazione, la casa apre le porte e mostra gli spazi e camere dove si svolgeva la vita della famiglia Podda-Pilia.






L'evento ha riunito a se oltre ai rappresentanti delle istituzioni locali, della regione e vari,

la comunità che curiosa attendeva finalmente di rivedere, per coloro che già la conoscevano, ma scoprire per i nuovi, una casa entrata nella leggenda del paese.

E si, perché era una casa padronale, dei ricchi del paese dove i miserabili concittadini potevano solamente guardare, fare da sguatteri e ricevere un tozzo di pane.
Personalmente non ci ho mai trovato niente di fantastico, ho ascoltato le narrazioni della gente e dei pochi eventi, ma è anche vero che non vivendo la comunità fin da piccola non posso certamente capirne le dinamiche.
Sono nata nel 1963 e nonostante sia una donna di mezzaetà sono troppo giovane per capire come si viveva agli inizi del 1900, dove le precarie condizioni igieniche di vita e di lavoro lasciavano la gente sull'orlo della sopravvivenza. Come ora, anche allora, chi era ricco decideva e dettava le regole. Questa è la storia cari miei!


Ma lasciamo le riflessioni da parte, apriamo le porte della casa e accogliamo i visitatori........si nella speranza di incontrarli questi visitatori!!! Mi auguro che in breve tempo l'amministrazione trovi il soggetto giusto che con grande professionalità trasformi la casa in quel museo che gli eredi si aspettano e che la comunità partecipi attivamente alla rinascita turistica di un paese che lentamente muore sia sotto il profilo economico-sociale che turistico.


martedì 4 ottobre 2016

Invisible space- Viaggio nelle città invisibili di I. Calvino

 
 
A distanza di qualche giorno trovo il tempo di scrivere due righe sullo spettacolo di teatro sensoriale andato in scena lo scorso 18 settembre 2016 qui a Sadali.


L'associazione Raccontamela Ancora di cui faccio parte, a quattro anni di distanza dalla prima edizione  ha deciso di ripetere la magica esperienza e riproporre lo spettacolo in una nuova location, precisamente il centro storico del comune.






 La nostra prima esperienza andò in scena nel bosco delle grotte, magico anch'esso ma totalmente differente dalla nuova location.
Che dire......meraviglioso! La produzione a cura dell'ASMED e la regia di Karim Galici ha dato il tocco finale al lavoro messo in scena dalle nostre socie e collaboratori.
Angoli, spiazzi, lavatoi, porticati, cavità, cascata e ruscelli, vecchi uffici, alberi etc.
 









hanno ospitato le magiche città a cui ci siamo ispirati con la lettura del libro "Le città invisibili" di Italo Calvino. La competenza, pazienza e presenza costante  di Karim ci ha assistito in ogni momento permettendoci di realizzare un sensazionale e sensitivo spettacolo. Tutte le città visitate avvolgevano il viaggiatore con fragranze diverse donateci dall'azienda locale Fragus e saboris de Sardigna.
Una nuova interpretazione del celebre romanzo di Calvino dove il protagonista è stato lo spettatore/viaggiatore.


Uno spettacolo in cui il pubblico attraversa le città invisibili di Calvino; le città sono luogo di incontro e di scambio, non solo di merci ma anche di ricordi pensieri e sentimenti.

Un approccio al teatro che cerca la riscoperta delle nostre emozioni più profonde.





 
Ultima tappa la taverna, anch'essa luogo di incontro, scambio di opinioni, dove davanti ad una tisana speziata si invitava a condividere le emozioni del viaggio intrapreso.

 
Ad accompagnarci in questi giorni di laboratorio ed esito finale, la nostra ingombrante mascotte di nome TAMA,

 
la bambina pelosa di Sebastian e Lucrezia.



"D'una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che da a una tua domanda" - Italo Calvino -

Le foto pubblicate, alcune sono di Giuseppe Carta  https://giuseppecartablog.wordpress.com/2016/09/21/invisible-space-viaggio-nelle-citta-invisibili-regia-di-karim-galici/e le altre mie.
Si ringrazia tutti per la collaborazione.

venerdì 30 settembre 2016

Festa di San Valentino 2016: programma

Eccovi il programma della manifestazione in onore di San Valentino- patrono di Sadali- Mi raccomando non mancata all'appuntamento!

venerdì 9 settembre 2016

Sperimentazioni: il culurgiones cambia colore!

                                            

Molto spesso sono stata etichettata come persona strana: strana perché sono curiosa, strana perché mi chiedo sempre il perché delle cose e delle azioni, strana perché mi piace creare e riciclare e questa volta strana perché ho creato un culurgiones piuttosto colorato e che coincidenza..........proprio del mio colore preferito. Viola.
Questa primavera mentre gironzolavo per gli scaffali di un supermercato di cui non ricordo neanche il nome, sono stata attirata da una confezione trasparente con all'interno degli strani tuberi. Qualcosa mi ha spinto a tornare indietro e a curiosare dentro la scatolina: c'erano delle strane patate chiamate vitelotte.


 

Mai viste! Come ben sapete tutti quanti le patate arrivarono qui in Europa con la scoperta delle Americhe, di patate ce ne sono centinaia di varietà e questa è originaria del PERU' e del CILE.
Rimane piuttosto piccola rispetto alle solite che troviamo al supermercato o che coltiviamo qui nei meravigliosi orti di Sadali, un po bitorzoluta e piuttosto scura.
 
Fantastico dico immediatamente........a me piace tutto ciò che è strano! L'acquisto e direi che non è neanche economica: gr. 500 a €. 1,850 in offerta! Ma chi se ne frega per una volta spendo a scatola chiusa!!! Mi documento in rete e scopro fra le varie proprietà che è adatta a diversi manicaretti ed è usata dai migliori chef del mondo. Rifletto per parecchi giorni se consumarla o no e quando finalmente decido di metterla in pentola mi accorgo che ha iniziato a germogliare. Decido di piantarla e così appena prepariamo l'orto la metto a dimora.
La pianta si presenta più o meno come le altre ma ha delle venature più rosse sullo stelo. La resa è piuttosto bassa, piantandone gr. 500 ne ho ricavato circa 1600 gr. ma questo lo sapevo, ma ciò che non sapevo è che mi avrebbe sorpreso piacevolmente.
 
Quale occasione migliore di confezionare degli strepitosi culurgiones?
Decido di prepararli seguendo la ricetta tipica di Sadali, tramandata dalle nostre massaie e provata ormai da decenni durante la Sagra de is culurgiones che si tiene tutti gli anni, ormai 23, alla quale partecipano migliaia di curiosi affamati di questo piatto prelibato.
 
Ecco alcune immagini delle varie fasi di lavorazione.

                                                Semplicemente lavate
 l'interno crudo


                                               
                                                  lessate e sbucciate

                                              
la buccia interna ed esterna lessata
purea
 
 
  
formaggio pecorino fresco e casu 'e fita
 
 
unione bicolore
impasto amalgamato con aglio menta secca ed olio extra vergine d'oliva
 ripieno

                                                    prima della chiusura

                                               
                                                                   finiti

bolliti e conditi in due modi

 rossi con semplice salsa di pomodoro e bianchi spolverati di formaggio grattugiato

 particolare
il contrasto dei colori tra interno ed esterno
 
Che dire.........il gusto è leggermente diverso dalle classiche patate, la consistenza è leggermente più granulosa, ma l'effetto ottico è fantastico!
Ho distribuito i culurgiones tra amici e familiari giusto per la degustazione. Sono stati promossi a pieni voti.
Brava Dani..........originale come sempre! (commento dei miei figli!!!)