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mercoledì 27 gennaio 2021

Strane presenze: quindicesima parte


Quanto tempo è passato dal mio ultimo post su questo argomento? Un anno o forse più, ma questo non significa certamente che strani fatti non siano accaduti e chissà quanti altri non mi sono stati raccontati!
Quando accolgo i miei ospiti vengo spesso stimolata a raccontare delle case e del nostro bellissimo paese, certamente non mi astengo e coinvolgo l'ospite in narrazioni che lo rendono parte integrante della nostra comunità. Ma ciò che non faccio mai è raccontare la casa. Aspetto di incontrarli la mattina insieme a colazione e solamente dopo una chiacchierata li osservo e se sono pronti, alle loro richieste racconto. Anzi devo dire che generalmente sono loro a coinvolgermi nelle esperienze vissute.

Il passeggiare sul tavolato non si è certamente fermato, la cosa curiosa è  che gli ospiti ai piani  inferiori sono sempre convinti che ci sia qualcuno al piano di superiore!!! ma non c'è proprio nessuno. Che ridere. Una mattina, una signora, tutta eccitata dall'esperienza, arriva  in saletta per la colazione e mi riferisce di essere stata acchiappata ai piedi mentre era a letto e strattonata verso il basso. Sostiene di essere stata sveglia e di non aver sognato. Chissà!
                                                                          😀
Un'altra coppia che si è trattenuta 2 giorni,  per l'intero loro soggiorno hanno avuto l'impressione di non essere soli. Una notte sentivano dei strani rumori provenienti dal bagno, come se mani invisibili ne toccassero ogni parte: i rubinetti, la doccia, le pianelle. Ogni oggetto emetteva suoni diversi e loro incuriositi dai rumori si alzavano per controllare ma appena varcavano la porta del bagno immediatamente i rumori si fermavano. Inoltre una strana ventata di aria fredda attraversava la stanza per poi svanire. Ma che strana manifestazione! Dopo qualche giorno, nella stessa stanza un'altra ospite veniva svegliata da passi al piano superiore (non c'era proprio nessuno) e osservava una bottiglietta di acqua che precedentemente aveva lasciato sul comò. Da non crederci......... l'acqua oscillava nella bottiglietta avanti e indietro. Anche questa esperienza non saprei come spiegarla.
Altre persone hanno raccontato ma non vogliono condividere i loro racconti su queste righe del blog. E' giusto rispettare le volontà.
Che dire........forse dovrei purificare le case e permettere alle anime di passare oltre. Si credo che lo farò. Lascierò tra noi solamente quel piccolo folletto dispettoso.








domenica 23 febbraio 2020

Passeggiando per le campagne di Sadali: Prada


Nonostante viva da parecchi anni a Sadali, molto spesso ci si meraviglia di non conoscere il proprio territorio in modo approfondito. A due passi dal centro abitato seguendo lo sguardo che ti conduce ad Esterzili c'è una località denominata Prada. Fa sorridere il suo nome perchè ricorda un affermato marchio di una nota azienda di abbigliamento e varie, ma che con noi non ha niente in comune. Arrivare a Prada è semplicissimo, si segue la strada sterrata che porta alle vecchie stalle sociali, vecchie perchè abbandonate precocemente appena nate.


A Prada ci si perde nei pensieri sopratutto quando sedendoti sui suoi sassi il sole ti accarezza e il tuo sguardo guarda oltre. E' un luogo racchiuso da dei muraglioni naturali, un costone di roccia con una dolce valle verde punteggiata da delle macchioline bianche che dai campanacci riconosci come piccole pecore. Stare lassù è come sentirsi un gigante che domina la valle.

Fin da piccola conoscevo la zona attraverso un racconto che mi fece mio padre. Lui fin da bambino frequentava il territorio per portare al pascolo pecore e capre. Se volete leggere un mio precedente post che feci qualche anno fa rimarrete stupiti dalla sua esperienza vissuta fra rocce e dirupi.
https://lecasedelfolletto.blogspot.com/2013/04/il-fuoco-freddo.html
Chissà che accadde veramente quella notte, mio padre ricorda ancora l'esperienza come se fosse appena accaduta.


Se volete farvi una semplice passeggiata non rimarrete delusi.


Sul vostro cammino saranno ad attendervi narcisi selvatici


asfodeli e corbezzoli, lecci e rosmarini, anfratti rocciosi, distese di rocce modellate dagli agenti atmosferici,



sorgenti e se siete fortunati nel periodo giusto anche deliziosi "cardulinu 'e pezza".


Buona passeggiata e che i sole e il profumo della terra vi accompagni nella vostra esperienza.


domenica 16 febbraio 2020

Passeggiando per il territorio di Sadali: niu abila


Con l'arrivo delle belle giornate, forse anche troppe se pensiamo di essere a febbraio, viene voglia di assaporare il nostro territorio per fare un piacevole bagno di sole. Vivere in montagna, anche se non con altissime vette, ti porta a ricercare percorsi su costoni e percorrere i sentieri umani ed animali. Nelle settimane scorse, ogni domenica era destinata ad un percorso diverso, la zona del lago Flumendosa visto da una angolazione diversa dove da lassù si poteva ammirare la lunghezza dell'invaso. La nostra destinazione era "niu abila"

che tradotto in italiano significa nido d'aquila. E' una località suggestiva avvolta da una leggenda che riporta a qualche secolo fa.
 https://lecasedelfolletto.blogspot.com/2013/05/racconti-crescentina-marongiu.html
Vi invito a leggere un mio lontano post e sono convinta che anche a voi verrà voglia di andare a vedere i luoghi in cui la vicenda avvenne.

 Chissà che non si veda spuntare da qualche anfratto una mirabile aquila in cerca della sua preda!


Lungo il percorso trovi delle terrazze sull'infinito,strane piantine che presumo siano orchidee selvatiche

spiazzi silenziosi che sono lì ad attenderti


lecci secolari scampati agli incendi con rami protesi che pare vogliano accarezzarti e farti compagnia lungo il percorso


Ma il sole sta per calare e soddisfatti del bellissimo pomeriggio trascorso fra la natura, lentamente ci avviamo verso casa.

martedì 6 novembre 2018

Strane presenze: quattordicesima parte

 
E' arrivato novembre con le sue piogge, l'orario è cambiato e le giornate sono più brevi. Con l'arrivo del freddo i miei ospiti-amici sono andati via e la struttura si appresta a riposare. Riposeranno anche le presenze ed il folletto? Chissà! Certamente non ci saranno così tante persone che racconteranno le loro esperienze, ma per fortuna altri che sono venuti a trovarmi sono stati protagonisti di situazioni piuttosto curiose. Non tante peccato, altri anni è andata meglio! Molto spesso le esperienze si sono svolte maggiormente nella casa di Giuanni E. ma anche la casa de Su Scieri ha ultimamente raccolto delle testimonianze. C'è una camera che risulta intrigante....quella di Giuseppina. Direte voi che nome! si confesso che quando ho avuto la necessità di dare i nomi alle camere non volevo chiamarle con un semplice numero 1-2-3 etc. che camere impersonali sarebbero state e quindi mi è venuta l'idea di utilizzare i nomi di donna e precisamente quelli relativi ai componenti della famiglia Deidda - padrona di casa- e visto che non mi bastavano ho aggiunto i nomi dei vicini dirimpettai ossia quelli relativi ai discendenti della  famiglia Fenu, miei avi.
 
 
Torniamo a Giuseppina. Lei era la moglie de su Scieri, quindi la padrona di casa. Non era una donna simpatica anzi tutt'altro, severa e presuntuosa dato che rispetto a tanti altri era benestante. I parenti tendono ovviamente a parlarne in modo superlativo ma dalla raccolta delle mie testimonianze lei non amava relazionarsi, ma trattava le persone dall'alto in basso! Mia madre bambina che viveva di fronte alla casa, afferma che si affacciava al balcone e mai un saluto o un invito ad andare a casa sua, nemmeno a dei bambini orfani. Questi atteggiamenti non la rendevano certamente persona da frequentare tutti i giorni! Mi viene da ridere pensando che io ci ho fatto un affittacamere in casa sua, lei che non faceva entrare nessuno!!! Sarà forse per il suo dissenso che ogni tanto gli ospiti mi dicono che non riescono a fotografare.....e si, le foto sono spesso nere! Non è una questione di luce, di tappo che non c'è nell'obiettivo ma a parer mio un modo di Giuseppina di creare fastidio. Vero Maria Antonietta? Qualche giorno fa una simpatica ragazza di nome Silvia mi ha raccontato che la volta precedente, circa due anni prima, mentre era in camera con i suoi amici a chiacchierare, hanno sentito dei passi avanti e indietro e mobili che si spostavano. Loro erano proprio sotto la camera di Giuseppina e al nostro incontro a colazione si sono informati se c'erano persone al piano superiore ed io gli avevo risposto che non c'era proprio nessuno. Ma loro ne avevano avuto già la conferma guardando dalle finestre se c'era la luce accesa ma era tutto buio. Giuseppina dispettosa! Avevo già parlato di questa stanza diversi anni fa e soprattutto per rumori (qualcosa che rotolava tutta la notte sul pavimento di legno) ed anche per una fantastica foto di Giuseppina fatta da un'ospite in cui compare il volto di un uomo che io riconosco come su Scieri! Lei morì in quella camera e voglio pensare che è ancora li a controllarsi la casa. Giuseppina ti adoro!
 
 
Ma ora scendiamo lungo la via Roma, raggiungiamo la cascata di San Valentino e dirigiamoci nell'altro affittacamere quello di Giuanni.
 
 
 
 
Qualche volta le esperienze raccontate non sono solamente quelle degli ospiti! Infatti una mattina mentre ero in attesa che scendessero per la colazione, decido di chiamare al poliambulatorio per informarmi dell'arrivo di un medico.
 
 
Mentre ero in attesa che l'infermiera rispondesse al telefono, sento delle strane voci che parlavano. Inizialmente non saprei dirvi se parlavano con me o tra di loro, erano delle voci metalliche con tonalità diverse. Non capivo il senso delle parole ma è stata una conversazione durata qualche minuto fino a quando ho sentito chiaramente la voce che mi rispondeva dal poliambulatorio. Sono rimasta interdetta e successivamente mi sono informata dall'infermiera se mi avesse risposto subito e quindi stavo ascoltando una conversazione presente nell'ufficio. Lei mi ha detto che ha risposto immediatamente dopo lo squillo e che non c'era proprio nessuno in ufficio. Vi assicuro che sono rimasta parecchio in attesa e quelle voci era difficile definirle umane. Al ricordo mi si accappona la pelle. Ma lasciamo questa esperienza per raccontarvene altre. Il folletto è famoso per essere dispettoso ed infatti ama spostare gli oggetti e addirittura nasconderli. Le chiavi sono la sua passione, vero Andrea? Infatti il giorno dopo la partenza A. mi telefona per dirmi di aver dimenticato il carica batterie e con l'occasione gli dico di non essere riuscita a trovare la chiave dell'armadio. Lui mi risponde che questa chiave cadeva continuamente e che lui la rinseriva nella serratura dell'armadio. Ho cercato dappertutto nella camera ma niente. Gli dico che so per certo che la chiave sarebbe ricomparsa di non preoccuparsi perché sapevo che era stato il folletto! Lui mi ascolta in silenzio e credo che mi abbia dato della matta ma non me l'ha detto! Passa qualche giorno e mi contatta con un pò di imbarazzo: la chiave era nel fondo della valigia e non sa come ci può essere arrivata! Non solo chiavi ma anche occhiali vero Rosanna? Ritrovare a distanza di giorni degli occhiali da vista usati l'ultima volta nella camera della struttura, ritrovarli dopo aver cercato in ogni luogo possibile compresa la camera - da parte mia- e trovarli nel fondo della sacca del mare lasciata sempre in macchina e mai scaricata. Ti chiedi come possano esserci arrivati! E se lo chiedono anche Emanuele e Virginia che alle 7 di mattina sentono il rubinetto del lavandino che si apre mentre loro sono ancora a letto! Queste tre ultime esperienze tutte nella camera di Wanda. Massamurredu ti adoro!

sabato 13 ottobre 2018

Seui :Su prugadoriu 2018





Prossimo appuntamento annuale a Seui, tre giorni 30- 31 e 1 novembre 2018 tra cultura, tradizioni, enogastronomia, storia, archeologia, arte, artigianato e ambiente.
Merita di essere vista!

martedì 14 agosto 2018

XXV° SAGRA DE IS CULURGIONIS: riassunto della manifestazione.


E' ormai passata una settimana dalla sua conclusione ma è ancora vivo il ricordo delle bellissime giornate passate insieme. Stanchezza e non poca, non solo mia ma di tutti coloro che si sono adoperati per la sua realizzazione...........ed eravamo veramente in tanti! Tanti giorni per confrontarci con idee ed esperienze, tante riunioni ed infine i giorni di inizio alla preparazione. Le esperienze maturate nel corso dei decenni  con i pro e i contro delle situazioni hanno permesso ciò che in questi ultimi due anni si è realizzato. La location è stata naturalmente il centro storico, da pochi mesi inserito fra i più bei borghi d'Italia.
 
Il nostro piccolo borgo è così affascinante che da solo riempie gli occhi e il cuore della gente ed aver realizzato una manifestazione di una certa importanza come la sagra non può che arricchire l'immagine e valorizzarsi. Partita la pubblicità dell'evento,


 le nostre splendide ragazze si sono adoperate in ogni modo per far conoscere la manifestazione in ogni luogo possibile..........qui le vediamo al Poetto di Cagliari convincendo e presumo ossessionando ogni bagnante !!!

Il mercoledì si è dato inizio alla preparazione dell'impasto, lavando quintali di patate rosse e bianche, mettendole a cuocere e riducendole a purea.


Ci voleva forza e i nostri valorosi uomini hanno provveduto e le donne hanno amalgamato via di seguito gli ingredienti principali: patate, formaggio pecorino fresco, casu 'e vita, olio evo, strutto e menta, il tutto lavorato più volte fino a renderlo omogeneo e via in cella frigorifera!

 




 
Dalla mattina del giovedì e a seguire fino alla fine della chiusura dell'ultimo culurgione in tantissimi hanno partecipato, uomini, donne , ragazzi e bambini.



 





La sagra è un evento molto sentito dalla nostra comunità e anche se alla fine si è stremati dalla fatica si è sempre soddisfatti. Sono stati realizzati ben 22.000 culurgionis! All'importante ed essenziale preparazione dei culurgionis  è seguito l'allestimento della location. Le nuove norme sanitarie recentemente redatte dalle ASL non hanno certamente scoraggiato la proloco che le ha facilmente superate con il rispetto e l'organizzazione. Ogni anno si aggiunge qualcosa e quest'anno è stato realizzato il chiosco adibito alla somministrazione nonché la biglietteria. Verde e ricordava il mercato slow food! Produzione e realizzazione a km 0!


Sabato tutti ad allestire i chioschetti,  c'erano  artigiani, produttori di cibo vario, intrattenimenti musicali e di spettacoli, mostre fotografiche sui treni e sulla ricerca del costume sadalese,


tradizione e folklore ma soprattutto c'erano le migliaia di persone che hanno scelto ancora una volta Sadali e i suoi culurgionis.


 




Una novità da ricordare è stata la stampa della cartolina da parte di poste italiane. xxv esimo anniversario in numero ridotto con tanto di timbro.


Se qualcuno la volesse acquistare al modico prezzo di €. 1,50 la può trovare presso l'ufficio postale di Sadali.
Anche Videolina ha parlato di noi!
La proloco, il comune e tutti coloro che ci hanno creduto ringraziano. Ci vediamo l'anno prossimo!