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lunedì 30 settembre 2013

S'incungia 12-13 ottobre 2013

 
S'incungia
 
 
S'Incungia, nella vita contadina, rappresenta il momento di chiusura del ciclo produttivo in cui si tirano le somme dell'attività lavorativa. Sulla base dell'esperienza dell'anno trascorso, si decide come agire per migliorare i frutti della prossima stagione.

La celebrazione de S'Incungia a Sadali offre l'occasione per tentare di ritrovare i nessi, le causalità dei rapporti, i legami e le modalità della relazione tra l'uomo e l'ambiente che lo circonda.
Giunta alla sesta edizione, è una manifestazione di grande rilevanza che intende promuovere il terrritorio valorizzando la tutela del patrimonio agricolo, l'identità, le tradizioni e la qualità della vita.
Il centro commerciale naturale Su Stangu -  in collaborazione con il Comune di Sadali, l'ecomuseo e il Campo delle Storie, vi invita a partecipare.
 
tratto dal sito www.meusadali.it

martedì 24 settembre 2013

Festa di San Valentino




Leggenda San Valentino Sadali

In un tempo imprecisato, un povero vecchio di Nurallao, andava in giro per i paesi recando un piccolo santo, a suo dire, molto miracoloso. Poteva ridare la salute e esaurire specialmente i desideri di cuore. Il vecchio dava dei ritagli di stoffa e scapolari vari, che avevano appunto effetti benefici. Fermatosi a riposare e a mangiare qualcosa, quando volle ripartire il piccolo santo non volle sentire di riprendere il viaggio. Dopo vari tentativi l’uomo tornò al suo paese senza il santo e andò a chiamare alcuni uomini forzuti perché lo aiutassero a spostarlo. Ma nulla. D’ogni modo la leggenda dice che, tempo dopo, gli abitanti di Nurallao arrivarono in massa per riprendersi il loro santo con la forza. Arrivati prima dell’alba alla periferia del paese si fermarono presso un grosso masso (che da allora fu chiamato ‘Sa perda de sa batalla’ – cioè ‘la pietra della battaglia’, toponimo tutt'oggi realmente esistente) in attesa che facesse giorno. Ma all'alba, mentre stavano per muovere l’attacco, il cielo si oscurò completamente e fu come se centinaia di frombolieri li avessero bersagliati con un lancio di pietre fitto come una grossa grandinata. Terrorizzati scapparono senza rendersi conto di cosa stesse accadendo, se grandine o assalto predisposto dai sadalesi. Si suppone che questo sia avvenuto intorno al XIV sec. e da allora daterebbe l’inizio del culto di San Valentino a Sadali. La chiesa, da una semplice e disadorna cappella avrebbe assunto una forma molto vicina a quella attuale… L’afflusso alla festa divenne assai grande soprattutto da parte dei giovani innamorati dei paesi vicini…. Le ricorrenze di questa festa erano 3: 14 febbraio, 8 maggio, 6 ottobre. La più importante era quest’ultima, data la maggiore disponibilità di prodotti agricoli.

Estratto da: “Sadali. La terra, la storia, il mito”, Antonio Piras, Grafica del Parteolla 1996;



Questo il programma della manifestazione con il manifesto del gruppo  musicale



lunedì 23 settembre 2013

Temporali estivi

L'estate si avvia alla conclusione. Sin dal mese di agosto si sono verificati diversi temporali che hanno rabbuiato le giornate e rinfrescato la temperatura. Temporali talmente intensi che hanno causato numerosi danni e disagi anche all'interno delle abitazioni. Fulmini continui e acquazzoni che rinfrescando le giornate hanno permesso la crescita di tanti funghi porciniiiiiiiii. Beati chi li ha trovati!!!! Il mio amico Mattia Meloni ha immortalato questi fenomeni in numerose fotografie che vi mostro.






Fantastiche vero? Pensate che una mia cara amica mi raccontava che da bambina, terrorizzata da queste manifestazioni della natura, non solo scappava in cerca di un rifugio per proteggersi, ma recitava una preghiera affinché venisse protetta soprattutto dai fulmini:

Santa Barbara e                    Santa Barbara e
Santu Jacu                             San Giacomo
bosu portais is crais              voi che avete le chiavi
de lampu                               del fulmine
bosu portais is crais              voi che avete le chiavi
de celu                                  del cielo
non tocheisi                          non toccate
fillu allenu                            i figli altrui
ne in bidda                            ne in paese
ne in su sartu                         ne in campagna
Santa Barbara e                    Santa Barbara e
Santu Jacu                            San Giacomo

La vita si svolgeva soprattutto in campagna, le famiglie erano abbastanza numerose e molto spesso i bambini erano occupati nella custodia del bestiame. I genitori erano distanti e solamente con la preghiera riuscivano ad esorcizzare questi fenomeni naturali a cui non potevano sottrarsi.

domenica 22 settembre 2013

More. Regalo della natura

Qui a Sadali c'è un luogo............mi correggo.
Qui a Sadali vi sono tantissimi luoghi in campagna dove passeggiare è un piacere, dove osservare è un super piacere. Oggi vi voglio parlare di Fundusei .


Fundusei è nel centro storico del paese, è un luogo molto bello - questo a mio parere- dove passeggi in prossimità degli orti, anzi sei negli orti.

Hai la possibilità di vedere non solo le coltivazioni ma anche lo scorrere dell'acqua che vi arriva attraverso un fitto reticolo di canalette che dalla sorgente principale Gutturu 'e canali-si irradiano per un vasto territorio adibito a coltivazioni. Vi è un romantico ponticello di legno e la possibilità di sostare al fresco sotto le chiome dei pioppi bianchi.

Panche e tavolini in legno  permettono di organizzarti per un piacevole pic-nic. Sotto quel ponte scorre il Rio Carradori alimentato dalle sorgenti di Riu Alinus e Riu Procargius. .......e le acque proseguono costeggiando i muri in pietra di contenimento, lavoro dei nostri antenati in un lontano passato sino a raggiungere la grotta inghiottitoio de Sa Ucca Manna.


Il silenzio ti accompagna, i profumi ti inebriano. Queste sono le osservazioni che molto spesso sento da parte dei miei ospiti: sentono e vedono cose che noialtri che ci viviamo siamo talmente abituati e assuefatti che neanche notiamo. Ma certamente non rimangono inosservati i rami che i rovi mostrano: grappoli pronti a regalarci migliaia di more selvatiche.



E questo pomeriggio sono andata a raccoglierle per poter fare la marmellata. Ottima la marmellata per confezionare una crostata casalinga da offrire agli ospiti dell'affittacamere.

La ricetta è molto semplice: per ogni chilogrammo di more

aggiungere 400 gr. di zucchero, 1 scorza grattugiata di limone e mezzo bicchierino di brandy. Cuocere per circa 30 minuti

e invasettare calda sui barattoli sterilizzati. Ottima! Quello che apprezzano gli ospiti è il sapore autentico di frutta selvatica. Sapori di altri tempi, uniti alla conoscenza del luogo, che fanno di una semplice crostata servita a colazione una conoscenza a 360°. Che aspettate, altre marmellate su altre crostate vi attendono.........fichi bianchi e neri, pesche e mele cotogne, ribes..........
Venite alle case del folletto.................


venerdì 13 settembre 2013

Turisti tedeschi in vacanza

Ai primi del mese di settembre in un tiepido pomeriggio, ho ricevuto la telefonata per una richiesta di pernottamento: raggiunti mi sono accorta che erano tedeschi. Il mio tedesco era zero, il mio inglese appena accennato ma anche il loro italiano..........come il mio inglese!!!! Ma nonostante queste difficoltà siamo riusciti ugualmente a comprenderci. Appena arrivati davanti al portone dell'affittacamere di Giuanni E. mi hanno spiegato che volevano assolutamente dormire in QUEL affittacamere perché lo avevano già visto durante una loro passeggiata.

Erano turisti di passaggio, volevano vedere il "villaggio" e invece hanno trovato un piccolo paradiso!!!! La loro gioia nell'entrare in giardino era tangibile, sorrisi ed esclamazioni poco comprensibili, ma non servivano le parole, il linguaggio è anche non verbale. Nel loro caso il corpo parlava per loro. Sistemazione e appuntamento per la colazione del giorno seguente.


Colazione servita per loro due in modo esclusivo nell'antica saletta.


Hanno assaporato tutto, con tranquillità e curiosità. Come spiegare che la crostata era fatta con la mela cotogna? con il ribes? booh! ci ho provato, ma abbiamo solo riso. L'unica cosa che sono riuscita a spiegare era che le mele cotogne avevano i peli!!!! Hanno fotografato tanto, hanno voluto vedere le camere e davanti alle foto delle persone appese in camera ridevano..........certamente non è usuale vedere una foto con un vecchietto con ai lati asino e capra. Oppure momenti di vita militare durante la prima guerra mondiale. Generalmente non si trovano, ma...........io sono diversa e il mio affittacamere originale!!!! Racconta una vita passata, con immagini di vita vissuta con lavoro, fatica, coraggio e molto spesso tristezza negli occhi. Questa è una realtà presente e passata. Ora a voi i loro magnifici scatti e quella in copertina è ugualmente una loro foto. Sono andati nel vicinato e hanno curiosato nell'officina del fabbro.


Passeggiato sulle vie sia di giorno

 che di notte e che sorpresa vedere il riutilizzo del vecchio vasino da notte...



Grazie Ralf e anche a te Marlies, spero un giorno di rincontrarvi.