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domenica 23 febbraio 2020

Passeggiando per le campagne di Sadali: Prada


Nonostante viva da parecchi anni a Sadali, molto spesso ci si meraviglia di non conoscere il proprio territorio in modo approfondito. A due passi dal centro abitato seguendo lo sguardo che ti conduce ad Esterzili c'è una località denominata Prada. Fa sorridere il suo nome perchè ricorda un affermato marchio di una nota azienda di abbigliamento e varie, ma che con noi non ha niente in comune. Arrivare a Prada è semplicissimo, si segue la strada sterrata che porta alle vecchie stalle sociali, vecchie perchè abbandonate precocemente appena nate.


A Prada ci si perde nei pensieri sopratutto quando sedendoti sui suoi sassi il sole ti accarezza e il tuo sguardo guarda oltre. E' un luogo racchiuso da dei muraglioni naturali, un costone di roccia con una dolce valle verde punteggiata da delle macchioline bianche che dai campanacci riconosci come piccole pecore. Stare lassù è come sentirsi un gigante che domina la valle.

Fin da piccola conoscevo la zona attraverso un racconto che mi fece mio padre. Lui fin da bambino frequentava il territorio per portare al pascolo pecore e capre. Se volete leggere un mio precedente post che feci qualche anno fa rimarrete stupiti dalla sua esperienza vissuta fra rocce e dirupi.
https://lecasedelfolletto.blogspot.com/2013/04/il-fuoco-freddo.html
Chissà che accadde veramente quella notte, mio padre ricorda ancora l'esperienza come se fosse appena accaduta.


Se volete farvi una semplice passeggiata non rimarrete delusi.


Sul vostro cammino saranno ad attendervi narcisi selvatici


asfodeli e corbezzoli, lecci e rosmarini, anfratti rocciosi, distese di rocce modellate dagli agenti atmosferici,



sorgenti e se siete fortunati nel periodo giusto anche deliziosi "cardulinu 'e pezza".


Buona passeggiata e che i sole e il profumo della terra vi accompagni nella vostra esperienza.


domenica 16 febbraio 2020

Passeggiando per il territorio di Sadali: niu abila


Con l'arrivo delle belle giornate, forse anche troppe se pensiamo di essere a febbraio, viene voglia di assaporare il nostro territorio per fare un piacevole bagno di sole. Vivere in montagna, anche se non con altissime vette, ti porta a ricercare percorsi su costoni e percorrere i sentieri umani ed animali. Nelle settimane scorse, ogni domenica era destinata ad un percorso diverso, la zona del lago Flumendosa visto da una angolazione diversa dove da lassù si poteva ammirare la lunghezza dell'invaso. La nostra destinazione era "niu abila"

che tradotto in italiano significa nido d'aquila. E' una località suggestiva avvolta da una leggenda che riporta a qualche secolo fa.
 https://lecasedelfolletto.blogspot.com/2013/05/racconti-crescentina-marongiu.html
Vi invito a leggere un mio lontano post e sono convinta che anche a voi verrà voglia di andare a vedere i luoghi in cui la vicenda avvenne.

 Chissà che non si veda spuntare da qualche anfratto una mirabile aquila in cerca della sua preda!


Lungo il percorso trovi delle terrazze sull'infinito,strane piantine che presumo siano orchidee selvatiche

spiazzi silenziosi che sono lì ad attenderti


lecci secolari scampati agli incendi con rami protesi che pare vogliano accarezzarti e farti compagnia lungo il percorso


Ma il sole sta per calare e soddisfatti del bellissimo pomeriggio trascorso fra la natura, lentamente ci avviamo verso casa.