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martedì 5 novembre 2013

Autunno.........ti adoro!

Finalmente si comincia a capire qualcosa. Questi i primi giorni in cui cambia il tempo. Vivere in montagna e in un piccolo paese ha i suoi vantaggi rispetto alla città ........vi chiederete quali........ebbene vi racconterò la differenza. Nei giorni scorsi e soprattutto nelle settimane scorse, nonostante il calendario andasse avanti per i fatti suoi, non vi era un accenno di cambiamento. Caldo e solo caldo, in città come in campagna, ma era curioso vedere ed osservare attentamente le persone cittadine: canottiera e ciabatte, pantaloncini e megalitici occhiali da sole, mentre qua già si avvertiva una leggera differenza soprattutto la notte. Il lenzuolo non bastava, il copriletto di cotone lasciava il posto sotto sotto alla coperta, una prima e poi una seconda............poi tutti via per accogliere la bellissima trapunta in piuma, che come un abbraccio ti riscalda il corpo e il cuore. Venivano ospiti a trovarmi ed io con la mia felpa osservavo i loro pantaloncini e le braccia scoperte, che in brevissimo venivano coperte da felpe di fortuna portate con l'idea non di indossarle ma così.........per sicurezza nel caso in cui..............e chiedevano perchè qui la temperatura è diversa, l'aria è respirabile........si sente il profumo della terra, delle foglie che cadono e la terra umida che le accoglie. Qui si sente il profumo delle mele cotogne e si vedono le zucche ancora negli orti

pronte ad essere portate a casa per trasformarle in qualsiasi ricetta la fantasia ti suggerisca o per essere date al maiale o alle galline.............Qui si assapora il piacere di passeggiare per i viottoli di campagna con un cesto in vimini pronto ad accogliere ciò che la natura generosamente ti dona: noci e castagne, mele e pere invernali, funghi di ogni tipo, commestibili e non e tanti cachi.... Sono piccole cose, ma grandi cose di cui le persone di ogni età hanno bisogno.........riappropriarsi dei ritmi naturali, di assaporare i frutti di stagione a km. zero, di vedere un gatto che pigramente dorme incurante dei passanti,


di sentire quel bellissimo gallo che la mattina ti sveglia e che lo vorresti strozzare ma.........poi sorridi e ti ricordi che queste erano le sensazioni di un tempo e che ora hai dimenticato. .........e poi osservare le trote nella cascata di San Valentino, la macrostigma sarda ormai andata quasi perduta dal ripopolamento insensato di specie non autoctone.

Dimenticato......... perché la tua vita ti ha portato lontano, ti ha fatto correre per lavoro, ti ha fatto dimenticare il piacere di cogliere un fico o un qualsiasi frutto e assaporarlo li in quel momento, in quel luogo. Venire a Sadali è tutto questo, venire a Le case del folletto significa non solo ritornare in un'antica casa piena di misteri e storie familiari,  ma stare accanto al camino, sentirne il profumo,


mangiare a colazione una crostata fatta con la marmellata di quella frutta che trovi lì, mentre passeggi, mentre liberi la tua mente dallo stress di tutti i giorni. Io sono qui per accogliere tutti coloro che faranno la scelta di condividere questo piacere............Vi aspetto........Ciao Daniela















Queste meravigliose foto sono state gentilmente messe a disposizione da dei miei cari ospiti: Delia, Susanna e Bruno. Grazie ragazzi!!!!!

1 commento:

  1. Grazie Daniela per le tue parole. L'autunno è la mia stagione preferita, con i suoi colori e i suoi ritmi pacati che ho ritrovato a Sadali con l'acqua, i muri screpolati, i frutti, l'esplosione vivace della vite americana e la tua meravigliosa dimora. Susanna

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