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domenica 1 dicembre 2013

Ritorno a casa

Rieccomi tra voi, qui a Sadali. Sono rimasta assente per una decina di giorni per partecipare ad un viaggio studio  progetto PORTOS organizzato dall'IFOLD in Spagna. Conclusione di un percorso durato circa un anno e mezzo al fine di perfezionare la professionalità delle strutture extralberghiere come la mia: affittacamere. Vedo con piacere che mi avete seguito da varie parti del mondo: Federazione Russa, Italia, Spagna, Cina, Svizzera, Germania e Francia, arrivando al ragguardevole numero di 7061 visualizzazioni!!!!!!! Non male. Allora qualcosa di interessante riesco a scrivere e quindi a stuzzicare la vostra curiosità!!!! Che bella la Spagna, con le sue città e i paesi, mi ricorda la Sardegna. Li nonostante non capissi nulla era come se stessi a casa, come se vi appartenessi. Valencia

è stata la città di arrivo in cui ci siamo trattenuti circa tre giorni. Oltre la bellezza della città, la cosa che mi ha colpito è stata la pulizia, i giardini, l'ordine, segno di civiltà e di buona educazione dei suoi cittadini. Per tutto il viaggio siamo stati accompagnati dal nostro angelo custode che si chiamava Silvia R. sapientemente preparata ad assistere un gruppo rumoroso ma allo stesso tempo curioso e simpatico come eravamo noiiiiiiiii. Che pazienza!!! Alternavamo momenti di visita alla città sia in veste diurna che notturna, senza dimenticare mai i momenti di confronto e di studio della realtà locale. Confronto fra strutture e legislazione, fra esperienza presente e futura crescita. Difficoltà e riuscita, problemi comuni fra strutture e comunità locali anche a parecchie migliaia di distanza. Sistemati in un B&B nel centro città gestito da dei simpatici ragazzi.

Mi sono trovata benissimo e mi sono sentita accolta con affetto. Prima visita allo stagno di Albufera, percorso in barca col pescatore che gentilmente ci ha accolto offrendoci un vino moscato passito fantastico.

Ci ha illustrato la laguna, l'ecosistema e tirando su le reti ci ha mostrato il pescato fatto di muggini e pesciolini vari, con tantissime anguille pronte a sacrificarsi sulla graticola: poverine, io le avrei liberate, ma credo che il pescatore mi avrebbe annegata!!!!



Abbiamo visitato la casa tipica del pescatore che gentilmente ci ha offerto i mandarini delle proprie piante.





Valencia ha un centro storico antico e ricchissimo di storia, visibili le porte della città ma alterna scenari antichi a costruzioni modernissime e futuristiche.



Si mangia da matti, questi pranzi e cene lunghissime e ricche di particolari che molto spesso non capisci e solamente dopo ti accorgi di aver mangiato qualcosa di "buono" ma che ti eri ripromessa di non mangiare mai più nel resto della tua vita: esempio sanguinaccio e fegato di porco..........e il toro????????? Noooo, non credo di averne assaggiato, non so, ma abbiamo visto la placa de toro dall'esterno

povere anime mi auguro che  questo macello finisca al più presto, non è necessario e poco turistico, a mio parere!!!!!!!!! (sono convinta che lì in Spagna la pensino diversamente da me! Io ho un'anima mezzo animalista!!!)


Tantissime chiese,



curiosi mercati ricchi di ogni particolarità e affollatissimi di persone.



Dopo tre giorni partenza per Albacete nella Castilla- La mancha


terra di Don Chisciotte, sistemazione in un hotel confortevole ma privo di anima. Visite e lezioni in loco e in hotel con docenti universitari sul tema del turismo rurale. Durante una di queste lezioni ho avuto modo di raccontare la mia struttura e il contesto ambientale in cui è situata. Sono stata ascoltata con interesse e sono riuscita a stuzzicare la loro curiosità, strappando la promessa di una prossima visita in Sardegna qui a Sadali. "Brava Dani" è questo che mi ha detto mio figlio quando glielo ho raccontato. Piccolezze che ti arricchiscono la vita...........Chinchilla de Montearagòn




e La Escarihuela de Agramon, visita alla pitture rupestri


il museo del coltello ad Albacete........





e poi l'ultima sera a cena giro per tapas a mangiare delle buone cose che ordini e non sai che ci sia dentro, innaffiate con ottimo vino, sangria e birra. Unico!


Direte che cosa ti è rimasto impresso di tutto ciò? Tutto, sono partita con l'idea di essere una spugna e assorbire tutto quello che avrei visto e sentito e così ho fatto: vedere e appropriarsi, assimilare e rielaborare, adattare alla realtà in cui si vive e si opera, porre in essere idee e progetti, non smettere mai di credere e sognare.  Una cosa maggiormente mi porterò nel cuore, l'immagine che Jesus ha voluto fissare nel suo pavimento li a La Escarihuela: lasciando scoperto un quadrato del suo pavimento, ha permesso a chi sapeva "vedere" di visionare quella terra di suo nonno e poi di suo padre, quella terra da cui lui era partito e che si portava nel cuore, terra che emergeva nelle relazioni con le persone, per non dimenticare mai da dove era partito......... e che col mio augurio che sarebbe stato l'inizio di un cammino ricco di soddisfazioni lavorative e personali.
Dopo questa esperienza mi sento un po' più ricca interiormente, soddisfatta per ciò che ho creato e ottimista per il futuro. La frase conclusiva è quindi "Sabores con valores"




 Baci.

2 commenti:

  1. Complimenti per la conoscenza che hai acquisito in tutto questo periodo, che hai metabolizzato e adattato alla tua stupenda e umile professione .
    Non credo ai miei occhi per ciò che hai scritto, facendomi sapere che hai divorato del fegato di PORCO, ma ci voleva così tanto e dovevi andare proprio in Spagna per superare questo tuo tabù?
    Comunque brava sei riuscita a gustare questa orribile pietanza che per molto tempo è stato il tuo incubo peggiore.
    Continua così sei una Donna che ha tanto fegato oltre che cuore.

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  2. Ciao Tore, si si è proprio vero......ho fatto tanti km.per mangiare con l'inganno un pezzetto di fegato di porco! Ed era pure buono! In tutti i casi non mi farò tentare certamente da te! Nella tua macelleria solamente altri tagli di bestiacce tutte di ottima qualità! Baci

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