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mercoledì 18 febbraio 2015

Pasta Rosa


Curiosando sulla rete mi sono ritrovata un sito di golosità soprattutto pasticcere, nel quale si spiegava con dettaglio un curioso dolce fritto, tipico forse del periodo carnevalesco o forse adatto in ogni periodo dell'anno. Appena visto la mia curiosità mi ha portato a visionare interamente il video
https://www.facebook.com/video.php?v=858356457562613&pnref=story
http://blog.cookaround.com/letortedimarghe/category/pasticceria/
ed allora mi sono accorta che si trattava di un dolce descritto dalla mia amica Sandra. Infatti tanti anni fa, quando la sua mamma era ancora in vita, lei ricordava questo semplice impasto fatto con ingredienti essenziali, opportunamente lavorati. Veniva chiamata pasta Rosa, non credo per il colore ma penso per la forma, infatti l'uso di un particolare ferro modellato con immagini di fiori od altro,


ne imprimeva la forma dando così vita, dopo attenta frittura,


ad una meravigliosa opera artistica.



Che strano ritrovare a Sadali questo dolce andato in disuso, ma ancora più strano ritrovarne le tracce in Spagna.
Circa un anno e mezzo fa, durante uno stage per un corso, una mattina curiosando per le viuzze di una cittadina di nome Chinchilla



siamo entrati tutti noi studenti in un locale




così minuscolo che, se ci fosse stato qualche altro “avventore” avremmo faticato a tenere il posto. Non si capiva che cosa fosse, bar, pub o una mescolanza di tutto ciò forse!!!! I miei compagni chiacchieravano allegramente pronti a consumare bevande calde per combattere il freddo della giornata, ma io ero curiosa di sapere la storia del piccolo locale. La nostra interprete, molta attenta alle richieste di informazioni, ci viene incontro immediatamente intervistando il proprietario. Il locale era una vecchia lavanderia, di quelle a mano s'intende!!! quindi non pensate a lavatrici ma pensate a vasche di pietra dove le donne del paese andavano a lavare i panni di casa. Un sistema di canalette e pozzo portava l'acqua alle vasche. Questo sistema durò per qualche secolo forse, l'attuale proprietario ristrutturò il locale lasciando però una vasca a ricordo del lavoro di tante donne........




ma..........la mia attenzione si spostò sull'architrave della porta interna e li vidi qualcosa di curioso che mi ricordò il racconto della mia amica Sandra.

Degli strani e diversi stampi a forma di fiore erano stati poggiati in una nicchia sull'antica porta interna, a prima vista esclusi i marchi padronali usati per imprimere il segno di proprietà sull'animale, generalmente si usano le iniziali del nome del padrone o il simbolo della casata, ma non fiori!!!! Ecco quindi una nuova domanda per la nostra interprete. Ma aimehh!!! cosa ne sapeva il padrone????? In aiuto arrivò la moglie e confermò la mia ipotesi, si erano proprio loro gli stampi per i dolci fritti, il cui nome era “dolci dei fiori” o qualcosa di simile, insomma capii che furono gli spagnoli a portare a Sadali questo particolare strumento e a lasciarci questa dolce eredità.
La Mancha è una terra, che per vari aspetti ricorda la Sardegna, ma meglio della Sardegna sa sfruttare anche ciò che io definirei “ unu logu sperdiu” cioè desolazione assoluta.


Le avventure del loro intrepido personaggio Don Chisciotte vengono sfruttate sotto tutti gli aspetti possibili, da quello letterario a quello gastronomico, da quello artistico a quello turistico.


Tornata a casa sono andata immediatamente in biblioteca alla ricerca del libro, alla versione originale troppo impegnativa ho preferito quella per ragazzi...........che dire? Divertentissimo, pensare a questo intrepido personaggio con le sue visioni e i suoi mondi fantastici!!!! E in una di queste avventure ho trovato altri elementi comuni tra Sadali e la dominazione spagnola durata secoli.
“In una cupa notte senza stelle, il valoroso cavaliere Don Chisciotte assistito dal fedele servo Sancio Panza,

decisero di passare la notte in prossimità di una radura circondata dal bosco. Dopo una frugale cena e chiacchierata per ricordare tutte le esperienze vissute nel corso del loro viaggio, trovarono riposo in prossimità di un fuoco. Ma il loro sereno dormire fu svegliato da un rumore intenso e ripetitivo che nel silenzio della notte pareva ancora più forte. Non vi dico che pensieri affollarono i due sventurati, pensarono a eserciti mostruosi, a nuove fantastiche avventure che dimostrassero il loro coraggio.........ma le prime luci dell'alba mostrarono ciò che non avrebbero mai immaginato........una gualchiera situata lungo un ruscello con copiose acque ed una cascata subito dopo, che con il movimento delle pale di legno azionate dalla forza dell'acqua produceva il rumore assordante”. Altri viaggi portarono il cavaliere errante a visitare villaggi e li trovarono orti irrigati da canalizzazioni ….......Sadali ha avuto questa eredità, una gualchiera ormai andata perduta da una grande alluvione avvenuta agli inizi del '900 e una fitta rete di canalizzazioni che permette agli orti situati in prossimità del centro storico di essere irrigati, permettendo ancora a tante famiglie di avere un orticello in cui coltivare ortaggi genuini.


Venite a Sadali, competenti guide vi accompagneranno in un percorso interessante dove potrete visitare cascate e sorgenti,




mulino ad acqua, orti e gore.......



tanto da vedere ed assaporare nei gustosi piatti della gastronomia locale come i buonissimi culurgiones



 e non solo! Le case del folletto vi aspettano.............

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