Leggenda San Valentino Sadali
In un tempo imprecisato, un povero vecchio di Nurallao, andava in giro per i paesi recando un piccolo santo, a suo dire, molto miracoloso. Poteva ridare la salute e esaurire specialmente i desideri di cuore. Il vecchio dava dei ritagli di stoffa e scapolari vari, che avevano appunto effetti benefici. Fermatosi a riposare e a mangiare qualcosa, quando volle ripartire il piccolo santo non volle sentire di riprendere il viaggio. Dopo vari tentativi l’uomo tornò al suo paese senza il santo e andò a chiamare alcuni uomini forzuti perché lo aiutassero a spostarlo. Ma nulla. D’ogni modo la leggenda dice che, tempo dopo, gli abitanti di Nurallao arrivarono in massa per riprendersi il loro santo con la forza. Arrivati prima dell’alba alla periferia del paese si fermarono presso un grosso masso (che da allora fu chiamato ‘Sa perda de sa batalla’ – cioè ‘la pietra della battaglia’, toponimo tutt'oggi realmente esistente) in attesa che facesse giorno. Ma all'alba, mentre stavano per muovere l’attacco, il cielo si oscurò completamente e fu come se centinaia di frombolieri li avessero bersagliati con un lancio di pietre fitto come una grossa grandinata. Terrorizzati scapparono senza rendersi conto di cosa stesse accadendo, se grandine o assalto predisposto dai sadalesi. Si suppone che questo sia avvenuto intorno al XIV sec. e da allora daterebbe l’inizio del culto di San Valentino a Sadali. La chiesa, da una semplice e disadorna cappella avrebbe assunto una forma molto vicina a quella attuale… L’afflusso alla festa divenne assai grande soprattutto da parte dei giovani innamorati dei paesi vicini…. Le ricorrenze di questa festa erano 3: 14 febbraio, 8 maggio, 6 ottobre. La più importante era quest’ultima, data la maggiore disponibilità di prodotti agricoli.
Estratto da: “Sadali. La terra, la storia, il mito”, Antonio Piras, Grafica del Parteolla 1996;
Questo il programma della manifestazione con il manifesto del gruppo musicale
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