San Valentino Patrono
La festa di San Valentino cade secondo il calendario liturgico il 14 febbraio, ma a Sadali, per motivi di natura economica e sociale, viene festeggiata l'8 febbraio e principalmente il 6 ottobre.
Il mese di Febbraio infatti era caratterizzato da un clima troppo rigido ed era soprattutto un periodo di magra. Il periodo più ricco era invece l'inizio della stagione autunnale, pertanto i Sadalesi decisero di festeggiare San Valentino il 6 ottobre. In passato la festa era un evento particolarmente sentito: nei giorni precedenti si era soliti fare una pulizia completa della casa per accogliere gli ospiti che si era soliti invitare per la ricorrenza.
Venivano inoltre preparati il pane e i dolci, si macellavano pecore e capre.
Il giorno della festa il simulacro di San Valentino veniva vestito per la solenne processione dalle prioresse e dai confratelli. Il corteo veniva aperto da un cavaliere che portava un'asta con un prezioso drappo. Seguiva un confratello con un crocifisso e un altro con la croce in argento affiancato da altri due che reggevano delle alte lanterne. Un altro confratello teneva un medaglione con lo stemma della confraternita. La processione veniva diretta dal priore, che portava in mano una sfera d'argento, sormontata da una croce fissata ad un'asta. Sfilavano quindi le prioresse con gli stendardi e infine le donne che recitavano il Rosario. San Valentino veniva portato in spalla; seguivano il sacerdote con i chierichetti e gli uomini. Al termine della processione veniva celebrata la Messa Solenne. I festeggiamenti civili consistevano nell'organizzare gare poetiche e balli sardi al suono delle launeddas.
Attualmente la festa del Patrono ha perso gran parte dei suoi antichi rituali, tuttavia la profonda devozione dei Sadalesi verso San Valentino è rimasta forte e immutata.
Il mese di Febbraio infatti era caratterizzato da un clima troppo rigido ed era soprattutto un periodo di magra. Il periodo più ricco era invece l'inizio della stagione autunnale, pertanto i Sadalesi decisero di festeggiare San Valentino il 6 ottobre. In passato la festa era un evento particolarmente sentito: nei giorni precedenti si era soliti fare una pulizia completa della casa per accogliere gli ospiti che si era soliti invitare per la ricorrenza.
Venivano inoltre preparati il pane e i dolci, si macellavano pecore e capre.
Il giorno della festa il simulacro di San Valentino veniva vestito per la solenne processione dalle prioresse e dai confratelli. Il corteo veniva aperto da un cavaliere che portava un'asta con un prezioso drappo. Seguiva un confratello con un crocifisso e un altro con la croce in argento affiancato da altri due che reggevano delle alte lanterne. Un altro confratello teneva un medaglione con lo stemma della confraternita. La processione veniva diretta dal priore, che portava in mano una sfera d'argento, sormontata da una croce fissata ad un'asta. Sfilavano quindi le prioresse con gli stendardi e infine le donne che recitavano il Rosario. San Valentino veniva portato in spalla; seguivano il sacerdote con i chierichetti e gli uomini. Al termine della processione veniva celebrata la Messa Solenne. I festeggiamenti civili consistevano nell'organizzare gare poetiche e balli sardi al suono delle launeddas.
Attualmente la festa del Patrono ha perso gran parte dei suoi antichi rituali, tuttavia la profonda devozione dei Sadalesi verso San Valentino è rimasta forte e immutata.
tratto dal sito www.meusadali.it
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