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domenica 23 febbraio 2014

In cerca di asparagi

Anche oggi una bellissima giornata.......sole, tanto sole e questo è positivo perchè ti viene una voglia irrefrenabile di uscire, finalmente allontanarsi dal freddo invernale. Come vi avevo raccontato nel post precedente, la zona del lago del Flumendosa in questa stagione è bellissima e non potevo certamente cogliere l'occasione di andare a fare una passeggiata e cercare asparagi.........Appena scesa dall'auto proprio nel punto di fermata ecco che sollevo un attimino gli occhi sulla pianta per ammirare un rampicante sull'olivo, non ne conosco il nome ma mi basta ammirarlo nei suoi colori e nella sua bellezza.



Cammina cammina e subito l'orizzonte si apre e si scorge laggiù il lago,



il terreno è scosceso, con tantissime pietre superficiali. Un tempo queste zone erano ricche di vita, quella contadina intendo. Tutto era coltivato, principalmente a grano. Gli oliveti attentamente seguiti durante ogni fase del loro sviluppo e produzione, ora abbandonati e inselvatichiti.


Le fichi d'india cresciute a dismisura come dei grandi alberi. Curioso come la natura si è riappropriata dei suoi spazi.........C'è un silenzio, interrotto dal canticchiare degli uccelli........ Mi riposo fra le braccia spoglie di questo fico........


Di asparagi non ce ne sono tanti, ma questo mi importa poco. Ma eccone qualcuno


Lo colgo immediatamente sistemandolo assieme agli altri. Il percorso prosegue e si incontra la ferrovia........sempre li, sempre uguale nel tempo.


Poco più in la la cantoniera ci attende. Ora disabitata e fatiscente, ma un tempo vissuta da intere e numerose famiglie. 

Questo un particolare dell'interno con il forno per il pane e il sotto, forse per sistemare la legna o credo per ricoverare le galline per la notte al fine di sottrarle al predatore naturale.


La scala per salire al piano superiore


un'unica stanza per tutta la famiglia


Lascio la casa cadente, lascio gli oggetti da lavoro di un tempo recente e lontano,


Eccomi qui nuovamente fra le chiome dormienti degli alberi


con la sorpresa di trovare degli olivi selvatici maturi. Li ho assaggiati perchè per un attimo li ho confusi con il mirto, ma ....che sciocca, la pianta era talmente grande che non poteva essere!!! Pensate che la grandezza del frutto era come la bacca del mirto, ma il sapore non poteva competere!!!


Anfratti che nascondono riparo per gli animali,


e variopinte pareti di roccia


Ma la maleducazione degli "umani" non incontra confini, ecco la testimonianza della cafonaggine....


cartoncino per munizioni e resti di un relax post pausa pranzo........


e bossoli a non finire!!!!! Le bestie non sporcano, leggevo giorni scorsi, si invita gli umani a comportarsi come loro!!!!!


Dimentichiamoci le inciviltà e inebriamoci in questa cascata di luce.


Eccoli qui, tutti i miei asparagi, pronti per la padella. Sono tanti, ma la quantità poco importa...........il piacere è stato quello di aver rivisto un bellissimo luogo incantato .




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