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domenica 17 marzo 2013

Inizi di primavera

Anche questo pomeriggio mi sono dedicata alla passeggiata, ho scoperto una località veramente suggestiva. Si percorre la strada per  Sarte 'e Cresia e si gira per andare verso Fusti Nieddu e Alera. Anche il nome Fusti Nieddu non è stato dato a caso, infatti superati diversi tornanti si incontrano i grandi alberi di leccio sopravissuti agli innumerevoli incendi. Sono maestosi, i loro rami sono neri e forse da qui prende il nome della località. Contorti e con il tronco cavo, si avvinghiano al terreno scosceso con radici possenti e protendono i rami al cielo con animo di chiedere attenzione al creatore. I segni della primavera ormai alle porte è data dalla fioritura delle prime orchiedee e dei narcisi selvatici. Sono tanti e adornano il nostro percorso.

 
 
 
Siamo curiosi di scoprire ancora più oltre, lasciamo la stradina sterrata e ci addentriamo in un sentiero tracciato dal passaggio dei cinghiali. Erica e corbezzolo accarezzano il mio viso, il profumo dolciastro dei primi fiori ci inebria. Sentiamo il fragore dell'acqua, lo seguiamo e girato il costone fra i cespugli ci appare una enorme cascata, la più grande rispetto alle due che abbiamo incontrato precedentemente. Questa è la località di Alera, nelle cui vicinanze vi è la vecchia miniera. Già agli inizi del '900 vennero effettuati i primi assaggi del terreno alla ricerca  del piombo argentifero e forse anche dell'oro. Ma le ricerche non portarono a nessun risultato e i cantieri vennero chiusi e gli operai licenziati. Le ricerche proseguirono nei vari decenni successivi, ma non ottennero risultati migliori.
A voi le belle immagini di questi corsi d'acqua e le varie cascatelle.
 
 
 







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